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LE STORIE NAPOLEONICHE

LE MEDAGLIE FANTASMA

 

 

 

 

 

 

 

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NAPOLEONIDE NM. 7

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LE PRIME VITTORIE IN ITALIA (1796)

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Non appena Napoleone scese nelle pianure piemontesi, il 23 aprile il re di Sardegna propose una tregua. Il vincitore ne impose le condizioni e, senza perdere tempo, continuò la sua marcia trionfale, prendendo Cherasco il 25, Fossano il 26 e avanzando su Torino. Il 28 fu concluso un armistizio, in cambio della resa di Tortone e Cuneo, e la pace fu firmata il 15 maggio. Tra le condizioni del trattato, il re di Sardegna rinunciò a tutti i suoi diritti sulla Savoia e sulle contee di Nizza, Tenda e Breuil, cedette le due fortezze di Alessandria e Susa fino alla pace generale e si impegnò a demolire quelle di Exilles, Brunette, Château-Dauphin e Demont.

 

Il Generale Bonaparte, nelle spoglie di un novello Cesare, assiso su di una sorta di trono e circondato da altri ufficiali in armi, accoglie con un ramo di olivo nella mano destra, simbolo della sua buona disposizione alla conclusione della pace, un ufficiale nemico latore di una supplica di pace proveniente dal suo sovrano appena sconfitto.
Che una tale richiesta di pace giunga al termine di un periodo di conflitto, è raffigurato dal fatto che il generale vittorioso, pur tenendo nella destra il ramo di olivo, nella sinistra abbia in pugno una spada mostrata nell’istante di venire rinfoderata al termine dello scontro.
La legenda sul giro significa: PACE CONCESSA AL RE DI SARDEGNA.

 

 

Alain Borghini

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