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LE STORIE NAPOLEONICHE
LE MEDAGLIE FANTASMA
NAPOLEONIDE NM. 8
IL PASSAGGIO DEL PO (1796)
L'esercito austriaco si era ritirato oltre il Po e questo fiume era l'unico ostacolo che impediva ai francesi di entrare a Milano. C'erano tutte le ragioni per credere che avrebbero tentato di attraversarlo a Valenza, che controllavano, e i movimenti combinati di Beaulieu confermavano questa opinione. Così Beaulieu fu visto fortificarsi sul Ticino, mentre Napoleone conduceva segretamente alcune delle sue truppe a Piacenza. Il 7 maggio attraversarono il Po e due giorni dopo furono seguiti dall'esercito principale. Questa abile manovra sconvolse i piani di Beaulieu, rese inutili i suoi trinceramenti, fornì ai francesi abbondanti risorse e, il 9 maggio, portò a un armistizio con il Duca di Parma, che fino a quel momento aveva rifiutato la pace offerta dalla Francia.
Nell’economia della prima campagna d’Italia, il passaggio del Po costituisce un momento chiave dell’aggressione all’Austria nei suoi possedimenti italiani.
Il passaggio avvenne attraverso la costruzione di un ponte di barche, raffigurato in questo caso con un’antica nave militare di cui il Generale è raffigurato nella figura del nocchiero.
Estremamente classica è anche l’antropoformizzazione del Po come una vecchia divinità fluviale sdraiata sul letto del fiume originato dalla brocca tenuta fra le sue mani.
La presenza del Cigno è un chiarissimo richiamo al mito classico di Cicno e della tragica fine del suo caro amico Fetonte.
Costui, figlio del dio Sole, mosso da un’eccessiva temerarietà, decise di impossessarsi del carro del padre e, per la sua giovanile inesperienza, lo condusse troppo vicino alla terra con il rischio di distruggerla con il suo carico incandescente.
Zeus, per punire la sua presunzione, lo fulminò facendolo cadere nel fiume Eridano (ovvero il fiume Po). Cigno, alla notizia della tragica fine dell’amico, si disperò talmente che gli dei, impietositi, decisero di trasformarlo in un cigno ovvero un uccello che prima di morire abbondava la vita con un ultimo bellissimo canto.
La legenda recita: L’ATTRAVERSAMENTO DEL PO
Alain Borghini
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